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Parafrasando…impressioni di Ottobre.

La brezza di Ottobre, prende il posto di un’ Estate vissuta all’insegna dell’arte, che ha accomunato un gruppo di attori amatoriali vivace e variegato, (mai nome fu più azzeccato),  i “Talenti Irriverenti”. Ognuno di noi ha portato avanti con passione ed impegno, una rassegne teatrale, che ha richiesto programmazione, metodo, tempo, collaborazione, confronto. Siamo teatranti, e fare teatro, come ci ricorda spesso il nostro regista, deve divertire in primis, noi che lo facciamo. Ma il teatro è anche una cosa seria; ti mette a nudo, (in senso figurato) e non solo. 

Allena il corpo e la mente a misurarsi con i propri limiti, e a cercare di superarli. Fare teatro è identificarsi col personaggio, rendendolo vivo, dandogli forma, con le molteplici identità dell’io narrante, come nelle opere di Pirandello. Fare teatro è libertà assoluta, poter essere chi si vuole, senza che questo abbia delle conseguenze. Ci fa tornare un  po’ bambini, nei quali la capacità creativa è innata. Diceva Pablo Picasso: “Ogni bambino è un artista”, il problema è come rimanere artisti una volta cresciuti, ecco il teatro dà questa opportunità. E’ energia positiva, è panico e febbre da palcoscenico insieme. E’ adrenalina a mille, e mille altre cose insieme. 
Chi ha vissuto con noi questa Estate, da spettatore, speriamo abbia assorbito parte di questa energia. Un esperimento che è iniziato a Maggio, nella sala convegni del centro polifunzionale,  con Madame Margherite, di Roberto Athayde, regia di Marco Parodi,  monologo tragi-comico parodiato egregiamente da Elena Pau, nelle vesti di un’insegnante dall’atteggiamento apparentemente restrittivo e severo, in una fase di regime dittatoriale. A Giugno il teatro si sposta nel boschetto del parco comunale, per lungo tempo dimenticato, contribuendo a farlo rivivere,  a renderlo, con grande impegno dei componenti, luogo di incontro di molti eventi estivi.
In questo ambiente suggestivo, va in scena “Il vecchietto dove lo metto”, rappresentato dai Talenti Irriverenti, con la regia di Antonello Secci, dove una tematica,  sentita e attuale,  offre momenti di ilarità e commozione.
A Luglio è la volta delle compagnie di Ardauli, “Ammentos e Bisos”, che portano in scena “Sos macchines de tziu Cosomo, di Mario Deiana, ispirata all’opera di Molière “Il malato Immaginario”- A seguire “S’Iscummissa di Sorgono, ci propone, “Sa badante no dda olio”, traduzione di Lina Mura. Curioso come,  senza programmazione alcuna, la tematica dell’assistenza al parente anziano, si ripete, sintomo che risulta essere una realtà  discussa,  e sulla quale ci si confronta. L’Estate trascorsa, ha visto la compagnia in trasferta ad Ardauli e poi Seulo, dove siamo stati accolti da una platea divertita e attenta, che ci ha dato la possibilità di sperimentare un pubblico diverso, e la capacità di adattarci a far rivivere la nostra rappresentazione in spazi e luoghi non abituali. 

Anche se non inserita nella nostra rassegna, abbiamo assistito con piacere alla rappresentazione, facente parte del progetto “Teatro e territorio”,  del gruppo di ragazzi  del liceo “De Castro” di Oristano, l’omonima compagnia ha  messo in scena “Medea”, regia di Antonello Loglisci. 

 Grande pathos, palese professionalità, nonostante la giovane età, possibilità per noi di arricchire il nostro bagaglio culturale. Per chi  volesse assistere alla replica della nostra rappresentazione, che chiude la GadonINteatro 2019, andiamo in scena Venerdi’ 29 Novembre, nella sala convegni del centro polifunzionale.

Un’invito  a misurarsi con questa realtà-finzione che è il teatro , con le sue  diverse sfumature, ruoli e forme.  Da spettatori diventiamo attori, protagonisti in qualche modo di questo mondo magico che è il teatro…

                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                       Una teatrante.     

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